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Quanti modi ci sono per posare il parquet?

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    Quanti modi ci sono per posare il parquet?

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    Quando andrete ad acquistare il vostro nuovo pavimento in legno, portate con voi una pianta dell'appartamento/abitazione. Nella scelta del materiale è infatti necessario considerare sin dall'inizio che tipo di posa vogliamo realizzare, perchè non tutti i prodotti si adattano a ogni tipo di posa e ogni prodotto ha sicuramente una tipologia di posa che ne esalta le caratteristiche peculiari.
    La progettazione della posa del pavimento in legno deve tener conto di:
    - Forma degli ambienti
    - Posizione delle finestre e delle porte
    - Spessore massimo possibile del pavimento
    - Atmosfera del progetto
    - Costi di posa
    Dovete anche capire se volete che il pavimento corra senza soluzione di continuità tra un ambiente ed un altro, dunque con una sola direzione di posa o se ogni stanza avrà un orientamento di posa diverso. In questo caso in corrispondenza della porta ci sarà una soglia in legno o in metallo che segnerà il limite tra i diversi orientamenti.
    La posizione delle finestre è molto importante, entrando in una stanza vedrete il vostro pavimento in controluce; anche i percorsi attraverso l'abitazione sono importanti, in particolare in ambienti stretti e lunghi come i corridoi. A volte può risultare utile seguirne con la posa l'andamento in modo da farli sembrare visivamente ancora più lunghi, mentre altre volte è meglio posare ortogonalmente in modo che dal corridoio il pavimento entri in continuità in tutte le stanze laterali.

    1. POSA A CORRERE (O A TOLDA DI NAVE)
    Questo tipo di posa mette in evidenza una direzionalità, che può essere utilizzata in modo ortogonale alle pareti o diagonale. È una posa veloce utilizzata principalmente per listoni prefiniti. In questo tipo di posa avremo come risultato una superficie piuttosto continua che potrà presentare finiture particolari. Queste sottolineano l'aspetto tattile e naturale del legno: le più comuni sono spazzolatura, taglio a piano di sega, piallatura.
    È anche possibile utilizzare doghe di larghezza (oltre che di lunghezza) differente combinate in modo casuale, solitamente con due/tre larghezze diverse, dando effetto al pavimento più mosso e dunque meno monotono.
    Quando, invece, i listoni sono di lunghezza fissa, la posa può essere eseguita anche a cassero regolare, ovvero con i giunti di testa tra due listoni consecutivi che si trovano esattamente alla metà della lunghezza dei listoni adiacenti.

    2. POSA A SPINA
    Esistono sostanzialmente due tipi di spine, la spina di pesce che prevede le teste squadrate e sormontate e la spina all'ungherese che prevede le teste tagliate con angolo a 45° o 60°.
    I singoli listoncini possono essere in legno massello o listoni multistrato già pensati per la posa a spina, e di dimensioni molto varie. Entrambe le spine danno vita ad un andamento longitudinale, più evidente nella spina ungherese in cui si formano delle linee parallele. Se realizzato in legno massello, è una posa lunga e costosa, con molto scarto.
    Entrambe le spine possono anche essere posate a morire contro le pareti, senza bordo.

    3. POSA A MOSAICO (O A QUADRO)
    Da sempre utilizzata, oggi reinterpretata nelle dimensioni e nelle essenze, può essere una valida alternativa alla posa a correre. Come risultato visivo avremo: una scacchiere se di grandi dimensioni, un piccolo motivo a quadri se i listoncini hanno dimensioni ridotte.
    Potrà essere utilizzata sia in ortogonale che in diagonale, la posa sarà un po' più cara e, se di grandi dimensioni, andranno verificate con una certa cura le centrature della scacchiera nei diversi ambienti. In questo tipo di posa è fondamentale che la lunghezza dei listoni sia fissa (una sola) e che sia esattamente multipla alla larghezza.

    4. POSE A DISEGNO ARTIGIANALE E INDUSTRIALI
    Molto altro è possibile nei disegni di posa sia dal punto di vista artigianale che industriale. Vi sono infatti artigiani specializzati in grado di realizzare schemi più o meno complessi, sia tradizionali che su disegno, e anche l'industria, grazie alla collaborazione di designer specializzati, offre oggi nuove tipologie di prodotti con pose particolari dalle geometrie varie e da combinare secondo le preferenze.

    Oltre al disegno esistono diverse tipologie di posa:

    Posa incollata: ormai la stragrande maggioranza dei pavimenti viene posata a colla, ma bisogna fare attenzione a scegliere quella giusta; è fondamentale che sia certificata e salubre per tutelare la vostra salute.
    Posa inchiodata: questa posa risulta molto più complessa e dunque molto più lunga e costosa, ha un aspetto caratteristico che può piacere per la sensazione di robustezza e artigianalità che restituisce, ma certamente presenta alcune caratteristiche che devono essere note per effetturare una scelta consapevole.
    Prima di scegliere la posa verificate di quanti centimetri di spessore disponete, perché vi sono dei vincoli dovuti a porte, porte blindate, portefinestre, che dovete rispettare.
    Questa misura vi sarà necessaria anche per la scelta della posa: infatti la posa inchiodata necessita di grandi spessori.
    Posa flottante (o galleggiante): si intende una posa su idoneo materassino fonoassorbente, che prevede l'unione tra le doghe tramite colla o apposite clip, ma senza che queste siano incollate al pavimento. È un sistema poco utilizzato e che prevede gli stessi accorgimenti della posa inchiodata: distanza dalle pareti perimetrali per permettere la dilatazione del materiale, materassino antirumore per evitare l'effetto "cassa armonica", inserimento di soglie coprigiunto all'interno della superficie del parquet.
    La posa flottante può risultare molto utile in presenza di umidità dei sottofondi o di ambienti umidi in quanto, immediatamente sotto il parquet ed il materassino, si possono distendere teli impermeabili.