Nuovi Trend: I mobili antichi sono di nuovo una buona idea
26/06/2020
Nuovi Trend: I mobili antichi sono di nuovo una buona idea
Scegliere i mobili vecchi o da antiquariato oggi è un affare e un'opportunità
Arredare oggi con mobili antichi? Per chi non è cresciuto in case vestite da cassettoni e armadi di famiglia, l'idea di ricorrere a vecchi pezzi può sembrare fuori luogo. Eppure, mai come oggi i mobili di antiquariato rappresentano un'opportunità. Il valore dei pezzi sul mercato è infatti particolarmente basso, permettendoci di arredare con cifre assolutamente abbordabili, a fronte di oggetti che altre alla fattura pregevole vantano materiali naturali e un funzionamento che ha sfidato il tempo. E che possono essere facilmente integrati nello stile contemporaneo, allontanando la sensazione da "casa fotocopia" spesso scaturita dai prodotti di massa della grandi catene di arredamento.
Da status symbol a Cenerentola del mobile Negli anni '80 erano uno status symbol, oggi al contrario sono diventati una rarità. Eppure, sono in molti a credere che restituire una patina contemporanea a un pezzo di antiquariato sia una scommessa possibile e vincente.
L'identità e le qualità La questione dell'identità è un tema molto a cuore. Tante famiglie italiane si sono tramandate dei bellissimi mobili che sono sì testimoni della nostra vita familiare ma anche della qualità delle nostre maestranze, dei legni speciali che usavano e delle tecniche di lavorazione: insomma un vero e proprio patrimonio unico al mondo. In un mondo sempre più sensibile al tema della sostenibilità, il ricorso a un mobile antico può rappresentare per alcuni un modo efficace per combattere il consumismo, contenere gli sprechi e ridare valore a quanto già esistente.
Integrare i mobili antichi dentro casa Come integrarli, allora, in un arredamento moderno? Una strategia opportuna può essere quella di metterli isolati, integrandoli con mobili moderni dalle linee semplici, per non conferire pesantezza all'ambiente.
"La vera eleganza" Quali sono le ragioni di questo possibile ritorno? Una possibilità può essere quella di arredare una casa in modo diverso dalle proposte in commercio, evitando un effetto clone. Inserire dei pezzi d'epoca negli interni è di certo un tratto distintivo che permette di evitare che le case siano simili a set fotografici o "da catalogo". Un sapore d'antan che profuma e veste le case di un'atmosfera calda e disinvolta: tratti distintivi della vera eleganza.
Tutelare i segni del tempo, tutelare i mobili realmente antichi Cosa rimane dei mobili d'epoca? Una risposta ben precisa al quesito sono sicuramente i "segni del tempo". Non "spettiniamo" gli oggetti d'epoca: graffi, segni, imperfezioni, discromie, irregolarità danno sapore ad un mobile rendendolo "vero". I segni del tempo non vanno mai cancellati, semmai esaltati. Quando e come intervenire su un vecchio mobile? È buona norma non intervenire mai su mobili veramente antichi. Il mercato dell'antiquariato copre generalmente il Settecento e la prima metà dell'Ottocento. Si tratta di mobili di pregio dove, se necessario, bisogna intervenire con un restauro conservativo se sono presenti dei danni evidenti come tarli, difetti di usura, impiallacciature che si alzano. Dalla seconda metà dell'Ottocento in poi, parliamo invece di mobili vecchi, e nella maggior parte dei casi si può intervenire senza alcuno scrupolo.
Gli stili del '900 sui cui ha senso rimaneggiare Il provenzale, il gustaviano, o lo stile Chippendale, riproduzione novecentesca dell'originale stile del Settecento: ecco gli stili su cui ha più senso intervenire con la decorazione vera e propria. In contesti moderni, minimalisti, il pezzo antico aggiunge valore all'ambiente rendendolo particolare. Un altro discorso importantissimo da fare è che il recupero oggi va a braccetto con il tema dell'ecologia: il non buttare, il recuperare il recuperabile.
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